Si sa, il fascino di Parigi è davvero irresistibile e un viaggio nella capitate francese va fatto almeno una volta nella vita. Ma già che ci siamo, perché limitarsi alla solita torre, al solito arco, o ai più famosi musei? Partite alla scoperta di una Parigi alternativa, tra musei davvero inusuali (e unici al mondo), enormi catacombe e molto altro ancora. Con queste 7 attrazioni alternative vi verrà voglia di immergervi nel lato più insolito e “oscuro” della romantica Parigi.
La Petite Ceinture
Per muoversi a Parigi tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 si usava questa “piccola cintura”, una rete ferroviaria urbana sviluppata intorno al centro della città. Auto, strade e metropolitana hanno poi reso obsoleta e inutile questa antica linea, ma tutt’ora è possibile passeggiare lungo i vecchi binari (sono in alcuni tratti) ormai invasi dalla vegetazione e colorati da enormi graffiti. Uno scenario “post-apocalittico” ideale per una passeggiata alternativa.
Le Catacombe di Parigi
Sebbene in sè visitare delle catacombe sotterranee, dove si stima che dimorino i resti di oltre 6 milioni di parigini, sia qualcosa di strano e alternativo, ormai le Catacombe di Parigi sono ben conosciute dai turisti in visita alla città.
Si tratta di circa 300 chilometri di gallerie (solo in parte visitabili) che originariamente venivano usate per l’estrazione di gesso e argilla, ma a fine ‘700, data la quantità esorbitante di cadaveri seppelliti in città in modo inappropriato (e pericoloso per la saluta dei parigini) vennero usate come fosse comune, fino ad arrivare ad ospitare milioni di persone. Entrare nelle gallerie, stracolme di ossa e teschi in ogni lato, è un’esperienza davvero alternativa ed inquietante.
Muro del Ti Amo
Dopo aver visto una linea ferroviaria abbandonata e delle tetre catacombe, forse vi sarà venuta voglia di qualcosa di più allegro e romantico.
Ecco che Le Mur des Je T’Aime, il Muro del Ti Amo, forse fa al caso vostro. Si tratta di una parete piastrellata di 10 metri alta bel 4 metri, sulla quale potete leggere la semplice frase “Ti Amo” in ben 311 lingue diverse.
Autori dell’opera sono Frédéric Baron e Claire Kito, che raccontano di aver cominciato questo lungo elenco d’amore chiedendo ai loro vicini stranieri come dire la frase più romantica del mondo.
Appartamento segreto di Gustave Eiffel
Un viaggio a Parigi non è certo completo senza una visita alla Tour Eiffel, ma forse molti non sanno che proprio sulla sua torre, il celebre Gustave realizzò un piccolissimo appartamento, semplicemente arredato con mobili in legno, carta da parati e un bel pianoforte a coda, per poter accogliere i personaggi più illustri e brillanti dell’elite parigina.
Rimasto esclusivo e non visitabile per decenni (d’altronde nemmeno Gustave amava condividerlo con tutti), l’appartamentino con vista sulla città e oggi osservabile dall’esterno tramite apposite vetrate. Dentro rimane quasi tutto intatto com’era, ma gli unici ospiti attuali sono due realistiche statue in cera dell’ingegnere francese e del suo amico Thomas Edison.
Muséè des Arts Foreins
Scordatevi i musei tradizionali, dove tutto è racchiuso in teche ermetiche o circondato da recinzioni; al Musée des Arts Foreins le opere esposte si provano, ci si gioca e ci si immerge in un’atmosfera unica e suggestiva. In questo museo “luna-park” sono infatti conservate giostre in voga tra il 1850 e il 1950, oltre a giochi e oggetti carnevaleschi di ogni tipo, che creano un ambiente unico in grado di affascinare tutti gli ospiti. Luci soffuse, in contrasto con le giostre scintillanti, e finti personaggi in movimento, donano a questo insolito luogo un aspetto a tratti misterioso e ipnotico. Il museo, che altro non è che una particolarissima collezione privata, è aperto al pubblico su prenotazione o per visite guidate (in francese o inglese) secondo il calendario del museo.
Cimitero di Montmatre
Per tornare a qualcosa di leggermente più tetro, potete fare un bel giro nell’antico Cimitero di Montmatre, aperto nel lontano 1825 e riempito fino all’orlo di tombe di ogni genere. Qui hanno trovato dimora eterna molti personaggi di spicco dell’ambiente parigino (e non solo). Tra questi, giusto per citarne qualcuno, il pittore Edgar Degas, lo scrittore Émile Zola, e persino Adolphe Sax, l’inventore (poi tristemente finito in miseria) del primo saxofono. Ma tra le cose più particolari del cimitero spicca la statua sopra la tomba dello psicanalista Guy Pitchal; il suo volto scolpito nella roccia, decisamente inquietante, è realizzato in modo che i suoi occhi sembrino seguirvi dovunque vi spostiate, provare per credere!
Per visitare il cimitero, viste la forma e le dimensioni, è raccomandabile una mappa; ma se per caso vi dimenticate, provate a seguire uno dei numerosi gatti che vivono stabilmente nel cimitero. Vi porteranno di sicuro in qualche luogo tranquillo e curioso.
Museo delle Fogne di Parigi
Dopo una bella visita al cimitero è proprio ora di passare alle fogne. Si perché Parigi offre anche questo; il Musée des Égouts, o Museo delle Fogne, al di là dell’aspetto insolito di scoprire uno dei luoghi più infimi della città, racconta ai visitatori un pezzetto di storia della capitale francese partendo da quello che si trova nei suoi sotterranei. Un modo davvero alternativo, e a tratti puzzolente, per scoprire qualcosa di nuovo su Parigi e sull’evoluzione e funzionamento della sua rete fognaria.
Museo della contraffazione
Per concludere l’elenco di posti strani e alternativi da vedere a Parigi, non poteva certo mancare qualcosa fuori dagli schemi, o più che altro in questo caso “fuori legge”. Il Museo della Contraffazione di Parigi, aperto nel 1951, altro non è che un grande contenitore con centinaia di oggetti contraffatti sequestrati dalla polizia nel corso degli anni. Oggetti di uno quotidiano come orologi, libri, elettrodomestici, sono esposti al fianco di una “copia” originale per permettere agli ospiti del museo di notarne somiglianze e differenze.
Ora che conosci i luoghi più strani e insoliti di Parigi, non ti è venuta già voglia di partire? Bene, ma prima condividi l’articolo con i tuoi amici, e se vuoi farci sapere cosa ne pensi o se hai qualche domanda scrivi un commento qui sotto.
Foto di copertina: A.G. photographe
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